"Saperi, sapori, culture": un blog su cibo, culture e migrazioni nato nell'ambito del progetto "Con i miei occhi, con le mie mani, con le mie parole"

lunedì 5 agosto 2013

Karkadè contro la calura estiva

Dopo la ricetta di Fida dalla Palestina della bevanda rinfrescante al kefir, le nostre amiche Hend e Mariem dal Cairo ci consigliano una bevanda dell'antico Egitto, il karkadè.


In pratica sono fiori di ibiscus essiccati. L'uso della bevanda  è particolarmente forte in Egitto dove viene consumato caldo (dal vago sapore agre) e freddo, per le forti capacità astringenti cha aiutano a combattere la disidratazione e la sete. Si afferma anche che abbia spiccate capacità regolatrici della pressione sanguigna. Chiamato anche Tè Rosa dell’Abissinia, la pianta è originaria dell’America centrale, i fiori hanno un colore rosso o verde, si usa il calice del fiore. La varietà a calice rosso si usa in medicina, quella a calice verde in alimentazione per acidificare i piatti a base di miglio e di riso. Si usa come decotto, è un ottimo diuretico, antisettico urinario, è una bevanda dal sapore acidulo rinfrescante e dissetante, dal colore leggermente rosso, non possiede principi attivi eccitanti, non contiene caffeina, per cui può tranquillamente sostituire il tè ed il caffè, è digestivo e regolarizza la funzionalità epatica. E’ una bevanda antiinfiammatoria, lenitiva,vitaminizzante, utile anche nella stipsi cronica e la presenza degli antociani la rendono una pianta angioprotettiva. In forma di infuso è leggermente lassativa. Per uso esterno per la presenza dei polifenoli e delle mucillagini, ha una azione lenitiva per le pelli infiammate.La bevanda si ottiene versando dell’acqua calda sui petali secchi, lasciando riposare qualche minuto e poi filtrare. Volendo si possono aggiungere una fetta di limone e un pò di zucchero

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