"Saperi, sapori, culture": un blog su cibo, culture e migrazioni nato nell'ambito del progetto "Con i miei occhi, con le mie mani, con le mie parole"

venerdì 25 maggio 2012

Saperi, sapori e culture / Laboratorio cucina dello SriLanka


Grazie a Nilhanthi, aiutata ai fornelli da Saman, nell'ultimo laboratorio del progetto Saperi, sapori e culture prima della pausa estiva, i partecipanti e le partecipanti sono stati trasportati tra gli odori e i sapori dello Srilanka. Come appetizer sono stati gustati i Pappadam, croccanti sfoglie di farina di ceci fritte. A seguire un delizioso riso integrale rosa cotto con lenticchie rosse e latte di cocco ed infine una piccante ma deliziosa insalata di cocco. Per realizzarla bisogna grattugiare la polpa della noce di cocco, riporla in un ciotola ed aggiungere delle piccole cipolle tagliate finissime, succo di limone, un po' di tonno essiccato (in piccolissimi pezzi) e una buona quantità di paprika.  Buon appetito!

giovedì 17 maggio 2012

Ricette cucina filippina : involtini

Gli involtini filippini sono stati tra le delizie culinarie preparate nel corso del laboratorio sulla cucina filippina dello scorso martedì 15 maggio. Ottimi al momento dell'aperitivo possono anche essere, come ci suggeriva Baby nel corso del laboratorio, preparati con largo anticipo e congelati (crudi) per poi essere scongelati e fritti al momento opportuno. Se volete cimentarvi nella loro preparazione ecco la ricetta: anzitutto mescolare in una ciotola mezzo chilo di carne di maiale e mezzo chilo di carne di vitello (macinata insieme), con due cucchiaiate di prezzemolo, 1 tazza di uvetta sultanina, 1 uovo grande, una carota sminuzzata, un po' di salsa di soya, sale e pepe. Tagliare a metà (ottenendo dei triangoli) la sfoglia da involtini (acquistabile in tutti i negozi di prodotti cinesi/asiatici con il nome di Spring Roll Pastry) e - aiutandosi con un cucchiaino - porre un po' del ripieno su ogni triangolo, avendo cura di dare allo stesso una forma allungata dello spessore e della lunghezza di un dito. Ripiegare sul rotolino di ripieno così ottenuto la pasta, poi ripiegare bene gli angoli e quindi avvolgere per bene fino alla punta facendo attenzione a sigillare bene inumidendo la superficie con un po' d'acqua. Quando tutti gli involtini sono pronti friggerli in abbondante olio di semi finché sono bruni. Buon appetito!

martedì 15 maggio 2012

Saperi, sapori e culture / Laboratorio cucina filippina


Il laboratorio dedicato alla cucina filippina, svoltosi come da programma questo pomeriggio al CentroInterculturale Zonarelli, è stato un tripudio di odori e sapori. Cuoca d'eccezzione Baby – che supportata dalle sue aiutanti – ha preparato una ricca cena che si è aperta con fragranti involtini filippini ai quali hanno fatto seguito due ricchi piatti tipici della tradizione culinaria filippina, i Panset (cioè spaghettini di riso con carne, gamberi e verdure) e l'Adobo, pollo cucinato con cipolle, pomodoro, aceto e salsa di soya e servito con un profumatissimo riso basmati. La cena è stata chiusa da dolcissime banane fritte e deliziosi dolcetti di farina e albume.

domenica 13 maggio 2012

Ricette cucina regionale italiana: Spaghetti alla chitarra

Gli Spaghetti alla chitarra, celebre piatto della cucina teramana poi diffusi in tutto l'Abruzzo e poi nel mondo, sono stati protagonisti - insieme a piatti della cucina peruviana - del laboratorio di Saperi, Sapori e Culture svoltosi presso il Centro Zonarelli il 10 maggio. Durante il laboratorio Fausto Amelii ci ha dapprima mostrato il funzionamento della chitarra-maccarunare, strumento in legno con corde ideata dai setacciari abruzzesi per rendere più facile alle massaie il taglio esatto degli spaghetti fatti in casa. Il primo prototipo risale al 1860, dopo l'introduzione in Italia del filo d'acciaio, diffuso dai tedeschi. L'attrezzo era chiamato in origine "carratore per pasta" (in dialetto "lu carrature") e con questo è citato in un documento notarile pescarese del 1871, tra i tanti oggetti facenti parte del corredo della sposa. Il nome "carratore" deriva dal francese carrer, che significa squadrare regolarmente, e gli è stato attribuito nel luogo di origine durante l'influenza linguistica transalpina sul dialetto abruzzese, protrattasi dal periodo angioino fino al periodo murattiano. Soltanto ai primi del Novecento il "carratore" cominciò ad essere chiamato "chitarra". Oggi comunque la chitarra-maccarunare è un poggetto che si continua a produrre solo ad uso e consumo dei turisti, poiché chi ancora prepara gli spaghetti in casa ricorre ad una più pratica macchina per pasta in acciaio, simile a quella che in Emilia-Romagna si adopera per fare le tagliatelle e la sfoglia. Rinviando all'intervista a Fausto Amelii per altre notizie su questo e altri piatti della cucina teramana, ecco la ricetta degli spaghetti alla chitarra: una volta realizzati gli spaghetti (con un impasto di farina, acqua e sale), si passa alla preparazione del sugo mettendo a cuocere la salsa di pomodoro in un soffritto di cipolla, carota  e sedano. Nel sugo ben caldo si pongono poi a cuocere delle polpettine preparate con carne macinata di manzo, parmigiano (anche se in origine veniva adoperato il pecorino), uova e noce moscata. Quando la carne è ben cotta si condiscono gli spaghetti con questo profumatissimo sugo con polpettine. Buon appetito!

mercoledì 9 maggio 2012

Ricette cucina russa-ucraina : Borsch (o Bortsh)

Ecco la ricetta del borsch (o bortsh) uno dei piatti tipici della cucina russo-ucraina preparati nel corso del laboratorio del 7 maggio. Far bollire in acqua salata del cavolo cappuccio tagliato a pezzettini molto piccoli. Dopo una decina di minuti unire carne a pezzettini (maiale o manzo) già fatta rosolare in precedenza. Dopo aggiungere patate a pezzetti e un po' di cipolla. Quando le patate sono cotte aggiungere una barbabietola rossa a pezzetti, precedentemente posta a macerare per qualche ora nel succo di limone. Aggiungere se necessario un altro po' di sale e un pizzico. Servire con un po' di panna liquida. 

Intervista a Ljuba

Intervista a Lyuba*
 
Cucina tradizionale come cucina povera e contadina

La cucina ucraina è molto antica, ed anche molto varia, poiché ha subito nel corso della sua storia influenze sia dalla tradizione gastronomica occidentale che orientale. Ma certamente la cucina tradizionale ucraina è una cucina legata alle abitudini contadine di una volta, con molte verdure, soprattutto insalate, patate, carote e barbabietole. La carne un tempo veniva usata in misura decisamente minore rispetto ad oggi ed era essenzialmente carne di maiale, pollo e coniglio.

Ripartizione dei pasti durante la giornata / Differenze con l'Italia

Cambiamenti nelle abitudini alimentari con il processo migratorio

Cibi delle feste

Sono ovviamente diversi a seconda delle feste e seguono tradizioni e riti molto particolari, In genere però durante le fese ci sono sempre i Pampuschchi come dolci e, a Pasqua e Natale i nostri involtini primavera, : 


Matrimoni:

Il matrimonio dura tre giorni. Il primo giorno ognuno festeggia a casa propria, il terzo c'è una festa comune insieme a tutti gi invitati e infine il terzo giorno si festeggia a casa della sposa. Il cibo ha un ruolo molto importante in questi festeggiamenti, si mangia tanta carne, ma anche tante insalate con barbabietola rossa, carote e patate. 

Nascite: 

Il cibo ha un ruolo importante anche nei festeggiamenti per la nascita di un bambino, bisogna infatti offrire sempre qualcosa da mangiare a chi viene a fare gli auguri, perchè altrimenti il bambino avrà sempre fame. 

Natale:

*Dell'associazione russo-ucraina di Bologna. L'intervista è stata realizzata presso il Centro Interculturale Zonarelli il 7 maggio 2012 da Vincenza Perilli. Zona origine intervistata :








lunedì 7 maggio 2012

Saperi, sapori e culture / Laboratorio di cucina Ucraina e Russa

Questo pomeriggio, presso il Centro Interculturale Zonarelli, si è tenuto il primo dei laboratori di cucina previsti dal progetto Con i miei occhi, con la mia bocca, con le mie mani.  In questo primo incontro, che ha visto la partecipazione di quindici persone,  la cuoca d'eccezione è stata Ljuba che ci ha introdotto ai segreti della cucina ucraina e russa. Il primo piatto preparato è stato il Borsch (o Bortsh, a seconda delle translitterazioni), tipico piatto dell'antica tradizione contadina (la sua ricetta si fa risalire al XVII secolo) e che può essere considerato il piatto di "tutti i giorni" ucraino-russo. La versione preparata da Ljuba (e di cui presto pubblicheremo - come per gli altri piatti - le ricette) prevede l'utilizzo di cavolo cappuccio, patate e rape rosse oltre all'aggiunta finale di panna fresca. Come secondo invece sono stati preparati dei Galuschchi, tipici involtini di cavolo cappuccio ripieni di riso e carne. Hanno chiuso il pranzo i Pampuschchi, tipici dolcetti fritti di pasta dolce lievitata, simili alle nostre frittelle. Invitandovi a partecipare ai prossimi laboratori (cliccare qui per il programma completo), vi ricordiamo che è necessario prenotare (051 4222072 e 3348 128412) e che gli incontri sono gratuiti ma è comunque gradito il dono da parte dei partecipanti di prodotti alimentari: una piccola bottiglia di olio buono, del vino o semplicemente un pacchetto di caffè o zucchero arricchiranno la tavola e il clima di convivialità con il quale ogni volta chiuderemo i laboratori, assaggiando i prelibati piatti che sono stati cucinati.

giovedì 3 maggio 2012

Laboratori "Saperi, sapori e culture"

Il cibo è cultura
nutrimento del corpo e dello spirito
abilità e sapere
Per tradurli in conoscenza 
cuochi d'eccezione nativi e migranti sono disponibili a svelare 
i loro segreti gastronomici 
realizzando piatti tipici in incontri laboratoriali e conviviali


A partire da lunedì 7 maggio, con la cucina ucraina e russa (ore 17-19), prendono il via gli incontri laboratoriali interni al progetto Con i miei occhi, con le mie mani, con le mie parole promosso dalle associazioni Annassim e Sopra i Ponti in collaborazione con il Centro Zonarelli e il Centro Servizi per il Volontariato Volabo. I successivi laboratori (che si terranno, come il primo, sempre presso il Centro Interculturale Zonarelli)  si svolgeranno il 10 maggio (cucina peruviana e regionale italiana, ore  10.30 -12.30), 15 maggio (cucina filippina, ore 17-19) e 24 maggio (cucina dello Srilanka, ore 17-19). Poiché i posti a tavola saranno limitati è raccomandata la prenotazione (tel. 051 4222072 e 3348 128412). La partecipazione è gratuita - graditi contributi alimentari.