Domenica 15 Dicembre 2013 al Centro Katia Bertasi (via Fioravanti, 22 - Bologna), si terrà un'iniziativa di Bolognina Sociale, una rete informale di abitanti del Quartiere Bolognina di cui vi avevamo già parlato in occasione della festa al Parco Zucca del maggio scorso. Con la preziosa collaborazione dell’Associazione Sopra i Ponti la giornata prevede un laboratorio di cucina marocchina, un pranzo di quartiere aperto a tutte/i per
condividere quanto verrà preparato, storie e
musica della resistenza marocchina. Ulteriori info e le modalità per iscriversi al laboratorio e al
pranzo (i posti purtroppo sono limitati: 10 per il laboratorio e 80 per
il pranzo) a breve sul sito di Bolognina Sociale.
Pagine
"Saperi, sapori, culture": un blog su cibo, culture e migrazioni nato nell'ambito del progetto "Con i miei occhi, con le mie mani, con le mie parole"
giovedì 5 dicembre 2013
martedì 19 novembre 2013
Khabisa, miele d'uva e frutta secca
Da Nablus (Cisgiordania), una nuova ricetta di Fidaa Abu Hamdiyyeh pubblicata su Nena News. Si tratta della Khabisa, un dolce stagionale di Hebron, semplice, facile da preparare, con
variazioni nella preparazione e negli ingredienti in altre città'
palestinesi e che val la pena di provare a fare approfittando degli ultimi grappoli d'uva. Le famiglie di Hebron in questa occasione preparano il dibs, e' un tipo di miele fatto riducendo sul fuoco il succo d'uva. In sostanza l'uva viene spremuta con un po' di hiwwar , un tipo di terra usato per togliere l'acidità'. Il dolce quindi si fa con il succo che rimane nel mosto.Gli ingredienti sono pochi: 1/2 bicchiere di semolino, 1 litro di succo d'uva e frutta secca: noci, pinoli, nocciole, pistacchi... etc, a piacere. Ecco il procedimento:
Fate bollire il succo, poi aggiungete il semolino e continuate a mescolare finché' si addensa. Aggiungete un pochino di frutta secca, mescolate, infine versate il composto in piccoli piatti e guarnite con della frutta secca
giovedì 31 ottobre 2013
Kuminda 2013 : il tè delle signore tra ritualità, sapori e racconti
Segnaliamo questa bella iniziativa che si terrà domenica 10 novembre a Parma all'interno delle iniziative realizzate all'interno di Kuminda, il festival del diritto al cibo, giunto oramai alla terza edizione e promosso da Cibopertutti, Comitato italiano per la sovranità alimentare e Terre di mezzo. A partire dalle 17.30 nella sala conferenze di Palazzo Pillotta a Parma una tazza di tè tra ritualità, sapori e racconti passando tra Marocco, Senegal e Tunisia
martedì 17 settembre 2013
Viaggia e Assaggia la Palestina / Travel and Taste Palestine
Questo video, segnalato dall' "attivista culturale palestinese e amante del cibo" Fida Abuhamdiya nel suo Scambio tra cibo e culture, mostra le foto scattate a Nablus nella primavera del 2013 da Silvia Vincitorio. Le foto - che mostrano alcune attività' gastronomiche nella città' vecchia che e' piena di piccoli laboratori soprattutto per i dolci -, rientrano nella campagna Travel and Taste Palestine, una campagna che, come spiega la stessa Fida, è finalizzata a "diffondere la cultura culinaria palestinese, e farla conoscere a più gente possibile soprattutto a quelli che vengono a fare dei viaggi per conoscere la situazione politica. Tutto quello che gli si chiede e' di soffermarsi un po' sulla cucina di questo popolo, assaggiare i loro piatti pensando alla storia e alla cultura che ha portato questo piatto nelle case dei palestinesi, conoscere i cibi delle occasioni e provare a fare un piatto palestinese, utilizzando dei strumenti a volte sconosciuti nei propri paesi d'origine"
lunedì 5 agosto 2013
Karkadè contro la calura estiva
Dopo la ricetta di Fida dalla Palestina della bevanda rinfrescante al kefir, le nostre amiche Hend e Mariem dal Cairo ci consigliano una bevanda
dell'antico Egitto, il karkadè.

In pratica sono fiori di ibiscus essiccati. L'uso della bevanda è
particolarmente forte in Egitto dove viene consumato caldo (dal vago sapore
agre) e freddo, per le forti capacità astringenti cha aiutano a combattere la
disidratazione e la sete. Si afferma anche che abbia spiccate capacità
regolatrici della pressione sanguigna. Chiamato anche Tè Rosa dell’Abissinia, la pianta è originaria dell’America centrale, i
fiori hanno un colore rosso o verde, si usa il calice del fiore. La varietà a
calice rosso si usa in medicina, quella a calice verde in alimentazione per
acidificare i piatti a base di miglio e di riso. Si usa come decotto, è un
ottimo diuretico, antisettico urinario, è una bevanda dal sapore acidulo
rinfrescante e dissetante, dal colore leggermente rosso, non possiede principi
attivi eccitanti, non contiene caffeina, per cui può tranquillamente sostituire il tè ed il caffè, è digestivo e regolarizza la funzionalità epatica. E’ una bevanda
antiinfiammatoria, lenitiva,vitaminizzante, utile anche nella stipsi cronica e
la presenza degli antociani la rendono una pianta angioprotettiva. In forma di
infuso è leggermente lassativa. Per uso esterno per la presenza dei polifenoli e
delle mucillagini, ha una azione lenitiva per le pelli infiammate.La bevanda si ottiene versando dell’acqua calda sui petali secchi, lasciando riposare qualche minuto e poi
filtrare. Volendo si possono aggiungere una fetta di limone e un pò di zucchero
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sabato 13 luglio 2013
Scambi inter-culturali per combattere la calura estiva
La nostra cara
amica Fida dalla Palestina ci consiglia la bevanda al
kefir che noi abbiamo bevuto
con i pastori nel Caucaso, seduti su un tappeto di lana tessuto a
mano dalle donne. Al latte di
cammella, in boccali di coccio, ce ne hanno fatto dono, i nomadi
nel deserto del Marocco ... Kefir refrigerio
divino alle temperature altissime
Caratteristiche del Kefir:
Il kefir è una bevanda naturale, proveniente dalla regione del Caucaso, a base di latte o d'acqua, dalla gradevole consistenza con un gusto acido e leggermente frizzante. E' una delle bevande fermentate più antiche che si conoscano e che sono giunte ai giorni nostri. La sua produzione si basa sulla raccolta dei prodotti della fermentazione di un complesso di lieviti e batteri. Esistono due diversi tipi di kefir: il kefir d'acqua e il kefir di latte. La differenza è dovuta sostanzialmente alla tipologia di “nutriente base” utilizzato per la proliferazione della colonia batterica. Il termine “kefir” sembra derivare dal termine armeno keif, che significa “benessere”.
Origini e Storia del Kefir:
Il kefir è una bevanda a base di latte fermentato, simile allo yogurt, e si ritiene originario della Russia e del Caucaso. È senza dubbio una delle colture lattiche più antiche e anche una delle più ricche di leggende. I prodotti derivati dalla fermentazione del latte hanno fatto parte dell'alimentazione umana da tempo immemorabile: già nella Bibbia se ne parlava, nella Genesi si fa cenno all'utilizzo di latte fermentato, nel Deuteronomio ne parla Mosè, ed è inoltre citato nella biografia dell'imperatore romano Eliogabolo (204-222 D.C.). Nelle novelle delle “Mille e Una Notte” lo troviamo come parte integrante della cucina araba. Era noto già alla corte di Gengis Khan e compare nelle cronache dei Crociati. Secondo la leggenda, i primi montanari del Caucaso ricevettero in dono da Maometto i primi grani di kefir, per questo motivo, i grani di kefir sono conosciuti anche con il termine “miglio del profeta”.
Abbassa il livello di
colesterolo.
giovedì 13 giugno 2013
La cultura in pentola! Bolognina in cucina
Vi segnaliamo un'iniziativa che ritieniamo molto interessante e vicina al progetto di Saperi, sapori e culture. Si tratta del ciclo di laboratori promossi da Bolognina Sociale e che si propongono, come possiamo leggere nel loro volantino, di "cucinare e mangiare insieme per conoscerci meglio, scambiarci ricette e storie dei nostri paesi, costruire socialità". I liberi laboratori di cucina di Bolognina Sociale si muovono su di un doppio binario: da una parte sono rivolti a chi vuole imparare le ricette di tutti gli abitanti del quartiere, dove trovare gli ingredienti, come metterli insieme, come conoscere tradizioni diverse. Dall'altra i laboratori si rivolgono a che vuole insegnare un piatto tipico del proprio paese per farlo conoscere agli altri. Il primo laboratorio di Bolognina Sociale si è tenuto al Parco della Zucca il 31 maggio, all'interno della festa annuale di Mettiamo in moto la Zucca! ed è stato dedicato alla cucina marocchina grazie all'associazione Sopra i Ponti. Per contatti con Bolognina Sociale: bolognina-sociale@googlegroups.com
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martedì 30 aprile 2013
Buona primavera con i dolcetti di Fida Abuhamdiya
La primavera quest'anno sembra far fatica ad arrivare ma come buon auspicio vi segnaliamo la ricetta dei dolcetti di Fida Abuhamdiya, dal suo blog Scambio tra cibi e culture:
3 bicchieri e mezzo di farina 00
1/4 bicchiere di olio di girasole
1 uovo
3/4 bicchiere d'acqua
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di zucchero
"Sono di nuovo a Padova, a casa dei miei ho trovato due pacchetti di
fecola di patate, non capisco cosa facevo nell'armadietto in cucina, e
cosa avrebbero fatto con tutta questa fecola a casa, allora ho deciso di
librarli da lei facendo la pasta filo per fare dei dolcetti
italo-palestinesi perché non potevano essere solo palestinesi o solo
italiani, è un misto; nel ripieno di alcuni ho messo la ricotta che è
non esiste in Palestina accompagnata alle uvette e nelle altre ho messo
le mandorle con miele e cannella.
L'impasto era facile composto da:
L'impasto era facile composto da:
3 bicchieri e mezzo di farina 00
1/4 bicchiere di olio di girasole
1 uovo
3/4 bicchiere d'acqua
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di zucchero
Per tirare la pasta serve tanta fecola di patate. Ho fatto l'impasto poi l'ho lasciato a riposare per un paio di ore, potevo lasciarlo anche mezz'ora ma sono andata a fare una passeggiata e a mangiare il gelato con un amico in centro, quando sono tornata ho
preparato il piano di lavoro, ho fatto delle palline dell'impasto e ho cominciato a tirarle fine con la fecola usando un matterello ottimo nella stessa maniera che le donne in Emilia Romagna tirano la pasta. Tra una foglia e l'altra ho spennellato il burro fuso, ho messo il ripieno, ho arrotolato quelli alle mandorle, e piegato quelle con la ricotta come vedrete nelle foto. Buona pausa caffè!"
mercoledì 13 marzo 2013
Otto marzo al Centro Zonarelli
Domenica 10 marzo si è tenuta al Centro Zonarelli (sul cui sito rinviamo per il programma completo) la giornata conclusiva di un'iniziativa che in occasione dell'8 marzo ha voluto festeggiare e ricordare l'energia e la resilienza delle donne che hanno deciso di vivere tra
sradicamento, tradizione, bisogno di istruzione e libertà. Le iniziative, promosse e organizzate dalle donne delle associazioni del Centro
Zonarelli (Annassim, Italia-Ucraina, Cittadini Algerini ACA, Donne di Sabbia, La Ruota di Molinella, A.B.I.PE.,
A.P.U.BO) hanno visto susseguirsi proiezioni di film, canti, danze, reading di poesie e brevi rappresentazioni teatrali dedicate, come si legge nel comunicato "alle ragazze della rivolta di piazza Taharir, le
donne della primavera araba, del Mali, della Palestina, dell'India, del
Pakistan, dell‘lran ... a tutte le vittime della violenza, che non sono
con noi ma che ci accompagnano sempre". La giornata si è conclusa con un buffet pantagruelico con cibi di svariate parti del mondo di cui le fotografie che vi mostriamo, insieme ad alcuni momenti della giornata, non riescono purtroppo a restituire la ricchezza.
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martedì 12 febbraio 2013
Pranzo in onore di una delegazione svedese al Centro Zonarelli
Nella foto, scattata da Massimo Droghetti, una delle splendide decorazioni con le quali Lella Di Marco dell'associazione Annassim ha reso ancora più green il pranzo allestito in onore di una delegazione svedese ospite dell' ITC di San Lazzaro e in visita al Centro Zonarelli qualche giorno fa.
domenica 27 gennaio 2013
Capodanno ortodosso al Centro Zonarelli
Nella foto, che ci ha gentilmente inviato Mariarosa Di Marco, uno dei piatti - a base di rape rosse -, preparati dalle donne dell' Associazione Italia-Ucraina di Bologna in occasione della festa organizzata il 13 gennaio, giorno in cui secondo il calendario giuliano si festeggia il Capodanno.
venerdì 11 gennaio 2013
Cibi e tradizioni natalizie nel mondo
Nonostante il progetto Con i miei occhi, con le mie mani, con la mia bocca - progetto all'interno del quale è nato questo blog - si sia oramai concluso, la decisione collettiva è stata quella di tenere in vita questo spazio confidando nella collaborazione volontaria di quante/i vi hanno partecipato e di altre soggettività interessate al tema del cibo e delle culture. Inauguriamo dunque il 2013 proponendo un video che ci è stato inviato dall'associazione interculturale di donne native e migranti Le Mafalde che a dicembre hanno realizzato un'iniziativa, Natale nel mondo, in cui donne di diversa provenienza geografica - Camerun, Marocco, Albania, Romania, Cina, Perù e Sardegna - hanno raccontato le tradizioni natalizie, anche culinarie, dei loro rispettivi paesi d'origine. Buona visione!
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giovedì 3 gennaio 2013
Kekszes Tekercs / Rotolo con biscotti
Come promesso ecco la ricetta del Kekszes Tekercs, il delizioso dolce ungherese preparato in occasione del pranzo di fine anno al Centro Interculturale Zonarelli, da Gabriella Szabó, una delle nuove tirocinanti del Centro.
200 gr di biscotti secchi (tipo Petit)
70 gr di burro
30 gr di zucchero a velo
1 cucchiaio di noci tritate
1 cucchiaio di cacao amaro
1 dl di caffè
3 cucchiaini circa di rum
1 cucchiaino di cocco grattugiato
Si sbriciolano i biscotti e si amalgamano bene con noci, cacao amaro, caffè, rum (un cucchiaino), 1 cucchiaino di zucchero a velo. Si stende la pasta sulla carta di alluminio e si spolvera con zucchero a velo e cocco grattugiato.A questo punto si prepara la pasta bianca, mescolando circa 15-20 gr di zucchero a velo con il burro e un cucchiaino di rum. Si stende sulla pasta al cacao e si arrotolo. Quindi si mette in frigorifero. Al momento di servire si taglia a rondelle.
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